lunedì 29 giugno 2015

Mercati e fiamme

Continuano a parlare di miliardi bruciati in un sol giorno dai mercati, e allora nella mia mente penso a peperoni che bruciano, cipolle che si squagliano, patate che arrostiscono, cicorietta che ribolle nelle pozzanghere.

Poi invece leggo meglio i media e mi accorgo che si tratta di soldi finti, come quelli del monopoli, con la quale ci stanno asfissiando, giocando al computer come con la nuova versione di un videogame della playstation.



Compro!Vendo ! Vendo ! Compro! Ma cosa cavolo compri, cosa diavolo vendi ? Bit, transazioni, operazioni finanziarie create dalle banche per aumentare guadagni fittizzi, mentre la gente suda realmente per arrivare a fine mese. E ad ogni parola sbagliata, i mercati fibrillano, hanno i venerdì neri, sono nervosi. E guai se ti ribelli al loro gioco, non puoi, non devi, devi stare zitto e continuare a giocare, subire aumenti di tasse, balzelli e gabelle, perché devi rifornire i loro portafogli elettronici di guadagni cibernetici.

domenica 28 giugno 2015

Grexit, ma chi ci rimette veramente ?

Premetto, non capisco molto di macro economia se non i principi studiati all'università, tanto tempo fa, quindi quanto sto per scrivere è solo un pensiero che mi passa per la testa, privo di qualsiasi fondamento scientifico o accademico, ma se vogliamo frutto di una riflessione da uomo di strada.

Detto ciò, quanto sta succedendo con la Grecia, alla quale riconosco avere la sua bella fetta di responsabilità, per aver condotto in maniera forsennata e priva di senso la gestione pubblica sino a quando non è iniziata tutta questa tarantella (immagino le gastriti dell'Angelona Merkel ogni volta che gli parlavano dei conti ellenici), mi lascia ogni giorno più perplesso.


Andiamo per ordine : 


domenica 21 giugno 2015

Per un pugno di copie

Questo è un post che scrissi nel 2002. Rileggendolo oggi, non posso far altro che constatare che nulla è cambiato.

Cambiano i nomi dei protagonisti delle trattative, ma alla fine, la strategia dei quotidiani sportivi per vendere qualche copia in più è rimasta la stessa. Anzi adesso devono fare i conti anche con la concorrenza delle TV satellitari e digitali che con le loro reti per 24 ore al giorno trasmettono notizie sportive.

Per un pugno di copie !

Ben presto il Campionato Mondiale di Calcio che si sta disputando in Giappone e Corea finirà, lasciando i giornalisti del settore a secco di notizie fresche con cui riempire copiose le loro rubriche.
Allora tornerà il problema principe di chi si occupa di calcio. Cosa raccontiamo da adesso sino all’inizio del campionato ?

sabato 20 giugno 2015

La vergogna degli imperi

La vergogna degli imperi può sembrare il titolo di una trilogia del momento, invece è solo un gioco di parole per indicare il basso livello raggiunto sul problema immigrati da parte di alcuni stati che dovrebbero invece ricordare il loro passato.

Ma si sa, la storia quando non conviene si dimentica.

Francia e Gran Bretagna oggi sono le nazioni che più stanno puntando i piedi per evitare che gli immigrati che stanno "transitando" in Italia, perché chiariamolo, loro qui non ci vogliono stare, possano entrare all'interno delle loro frontiere.

Che strano che siano proprio loro, figlie di due imperi coloniali tra i più aggressivi che la storia recente ricordi.

sabato 13 giugno 2015

Europa Disunita



E cosi alla fine hanno deciso di lasciarci soli. Mentre fan finta di discutere e trovare una soluzione al problema dei disperati che si stanno riversando in Italia, hanno chiuso le frontiere.
I paladini della libertè egalitè e fraternitè e i loro colleghi della finanza del rigore, ci hanno chiuso le porte in faccia, come dire noi no. Il problema è solo vostro.
I signori francesi, quelli che per prima si sono allegremente prestati a bombardare Geddafi, adesso chiudono le frontiere.
I signori tedeschi, quelli del rigore, gli stessi che stanno comprando il nostro paese per pochi spiccioli, non possono certo pensare di accogliere la marea di disperati.
E il nostro governo? Cosa fa ? Come mai è sempre  pronto a genuflettersi se ci chiedono sacrifici, nuovi target da rispettare, regole assurde, tasse da applicare con la litania...beh ce lo chiede l'Europa, e adesso che abbiamo bisogno di aiuto a livello internazionale non è in grado di alzare la voce?
Come mai questa Europa sempre pronta a pretendere quando si tratta di chiedere si defila in maniera meschina e vergognosa di fronte al dramma di migliaia di persone?
Spero soltanto che la prossima volta che un degno rappresentante di questo paese avrà il coraggio di dire "lo chiede l'Europa" un'onda sonora di coloriti e scoppiettanti vaffa lo sommerga per una settimana.