mercoledì 30 settembre 2015

Ponte sullo stretto. A volte ritornano

Incredibile ma vero. Sono tornati a parlare di Ponte sullo Stretto. Hanno resuscitato un progetto inutile, costoso e non prioritario. Ma la cosa più assurda è che Alfano su Twitter la celebra come una scelta giusta che favorisce la ripartenza del  Sud.

In effetti in Sicilia abbiamo una rete autostradale all'avanguardia, una rete ferroviaria di prim'ordine. Una rete idrica che raggiunge tutte le case dei siciliani, irrorandole quotidianamente e senza interruzioni di acqua fresca.

Quindi perché stupirsi se i danari vengano spostati alla priorità Ponte?

Eppure a me risulta che se siamo in grado di raggiungere Napoli da Milano in 4 ore con l'alta velocità, questa sia la stessa durata necessaria per percorrere in treno i 100 km che ci sono da Caltanissetta a Palermo; a bordo delle mitiche Littorine, nome che evoca fantasmi del passato, e che ci riporta ad una dimensione romantica del viaggio (specifico che le valigie di cartone sono state soppiantante dai più moderni trolley con le ruote). Evidentemente ci tengono molto al sapore delle tradizioni.

Risulta anche, che la rete viaria necessiti di potenziamenti strutturali ed interventi di mantenimento al fine di scongiurare la caduta di ponti e viadotti, tagliando in due l'isola e costringendo a lunghe giri su strade di montagna, rigorosamente abbandonate a se stesse anche quelle.

Risulta anche, che nel 2015 in certe zone della Sicilia, l'erogazione dell'acqua, sopratutto d'estate non sia continua, così come normale in un paese degno di chiamarsi civile.

Quindi se proprio vogliamo far ripartire il sud, caro il mio Onorevole Alfano, proviamo veramente ad occuparci di quello che favorirebbe il rilancio non solo economico ma anche culturale del mezzogiorno.

Completiamo in maniera sicura quella maledetta Salerno Reggio Calabria, rendiamo efficienti i servizi come quelli sanitari per evitare ai cittadini i cosiddetti viaggi della speranza al Nord per curarsi.

Favoriamo investimenti di società per far si che si creino posti di lavoro, per evitare il continuo dissanguarsi di menti che per vivere dignitosamente e garantirsi un futuro sono costretti ad emigrare, lasciando chi resta in un panorama di opportunità desolante.

Facciamo tutto questo al posto di erogare soldi a pioggia per un finto progresso che servirebbe solo ad arricchire i soliti noti, gonfiare le tasche del corrotto di turno, favorire gli appalti agli amici degli amici.

Quando avremo fatto tutto questo, se ancora vi resta tempo e denaro, allora fatevi pure il vostro Ponte.

Perché se per voi è "cosa nostra" per noi la Sicilia è Casa Nostra.






sabato 26 settembre 2015

Dottore dico 33? No meglio aspettare il mese prossimo.

Dottore " Allora come va ? "
Paziente " Ma Dottore, non tanto bene è da un po' di tempo che accuso diversi dolori all'altezza dello stomaco"
Dottore " Capisco, prima o dopo i pasti? "
Paziente" Ma soprattutto dopo i pasti, ho sempre un senso di nausea e gonfiore"
Dottore " Eh capisco, ci vorrebbe un analisi del sangue e poi verificare con altri accertamenti per verificare di cosa stiamo parlando".
Paziente " Certo, certo, quindi che tipo di analisi devo fare?"
Dottore " Ah caro paziente, questo mese ho già superato il limite prescritto, quindi niente risonanze altrimenti rischio sanzioni.

Ora immaginatevi se al posto di questo ipotetico paziente ci siate voi o uno dei vostri cari , come reagireste a tale risposta?

Questa geniale idea, ovvero un tetto alle prescrizioni di visite specialistiche è venuta al Ministro Lorenzin, alto luminare della medicina (diploma di maturità classica) che evidentemente deve aver confuso la filosofia con la vita reale.

E per evitare tale situazione paradossale cosa bisognerà fare?

Semplice lo staff della Lorenzin, tutti maturandi presso i migliori istituti Tecnici per Geometri dello stivale, stanno stilando un calendario suddiviso per mese e regione di come e quando ammalarsi. Proprio per evitare al medico di base l'imbarazzo del dover rifiutare la prescrizione ed evitare così il superamento dei limiti, grazie allo scaglionamento delle patologie.

Siamo venuti in possesso di alcuni stralci del calendario, grazie ad una fonte autorevolissima del Ministero della Salute, ovvero l'usciere Filippo che si occupa, seguendo la logica delle competenze applicata ai dipendenti, appunto di Relazioni Esterne.

Il calendario recita la seguente :

Lombardia:
Meglio ammalarsi di caghette ed influenze tra gennaio e febbraio, in quanto malattie assegnate in quel periodo ai liguri.
Piemonte:
Mal di stomaco e dolori articolari, suggerito l'ammalarsi tra marzo e aprile, malattie contingentate ai veneti, che tra l'altro visto la perenne nebbia ne hanno più bisogno.
Lazio e centro italia:
Ernie, problemi neurologici vari, il ministero suggerisce di avere tali problemi tra settembre e novembre.
Sud e Isole Maggiori :
Se non si ammalano è meglio, così evitano pure di spendere soldi per spostarsi al Nord, ottenendo un doppio risparmio per lo stato e per l'utente.

Scherzi a parte, come si possa solo concepire una cosa del genere rimane per me un mistero.

Di contro abbiamo, dirigenti super pagati, medicinali a carissimo prezzo senza alcuna logica di controllo su chi vende o distribuisce. Appalti pubblici che sappiamo tutti il giro di buste e mazzette che smuovono.
Ospedali o interi Reparti in giro per l'Italia pronti da anni e lasciati marcire con macchinari costati centinaia di migliaia di euro a causa di mancate autorizzazioni o tempi biblici di una amministrazione sempre più inefficiente e vessatoria.Queste cose non le vedono al Ministero, non le valutano, meglio andar a spremere il solito limone, ovvero noi.

Ma loro sono virtuosi, le chiamano ottimizzazioni, migliorie, in verità sono sempre servizi che vengono tagliati, mentre vengono riconosciuti premi e bonus vergognosi ai funzionari di un apparato che fa acqua da tutte le parti. Tagliano posti letto, chiudono reparti o ospedali di provincia e li chiamano potenziamenti.

Senza contare che periodicamente si scopre lo scandalo. Fate una prova digitate su google " scandalo sanità" e divertitevi e mi raccomando nel caso come me siete portati leggendo queste porcherie a farvi venire attacchi di bile o gastriti, pensateci bene prima di star male. Anzi date un occhiata al calendario dell'usciere Filippo che è meglio.











mercoledì 23 settembre 2015

Elementi di Distrazione di Massa


Che il telespettatore medio sia sottoposto ad una chiara manipolazione è risaputo, la speranza che ci rimane, è che ci sia la capacità di auto proteggersi e quindi non credere a tutte le fandonie che ci raccontano.

Anche io lo spero, anche se mi sono preso la briga di ascoltare in maniera attenta il palinsesto del TG 5  di prima serata per un certo periodo. L'ho fatto per verificare e sono arrivato alla conclusione che di speranza ce ne vuole molta.

L'attività svolta dai redattori del TG 5 penso sia scientifica e degna dei più alti guru di Psicologia delle masse, ovvero, sono arrivato a credere che sia diviso in diverse fasi ben distinte, ma che si ripetono costantemente.

Prima fase : Propaganda

L'apertura naturalmente va alla politica, nel bene e nel male, tanto i politici se non li beccano a rubare, si ritrovano a parlar di nulla in parlamento. 

Nel caso vi sia l'ennesimo caso di mala politica, uno al mese ormai, tutti che si indignano, ma nessuno che fa nulla per evitare che si ripeta, tra uno scandalo e l'altro poi il lancio di proclami rabbonitori, tipo si riparte, è finita la crisi, aumento dell'occupazione, insomma questo genere di fesserie.

A questo punto la reazione di chi ascolta potrebbe virare verso l'indignazione, ma ecco che parte la seconda fase, che serve proprio a neutralizzare le sinapsi di chi ascolta ed evitare pensieri eversivi.

Seconda Fase : Terrore per le masse

E vai di ISIS, Islam cattivo, minacce a Roma, terrorismo, sbarchi, invasione, come a dire, non provare neanche a lamentarti o dire che le cose qui da noi vanno male, hai visto che succede in giro? Tutto sommato domenica vai a fare la gita fuori porta, quindi pensaci.

Terza Fase : Telenovelas

Se la cronaca nera a livello nazionale non ha fornito qualche  tragedia privata dove tuffarsi con piglio da squalo, con domande degne del Pulitzer tipo " Lei conosceva la vittima ?" per avere risposte del tipo " Erano brave persone", allora si ripescano i vari processi per casalinghe, tipo Zio Michele, Chiara, tanto per raccontarci che Raffaele ha i capelli lunghi e che Zio Michele si è accusato di essere complice dei lupi grigi durante l'attentato a Woytila.

Ma naturalmente dopo tutta questa tristezza bisogna coccolare le menti turbate dei prossimi non elettori (tanto non ci va più nessuno) e allora parte l' ultima fase quelle che serve a ricordarci che l'Italia è un paese bellissimo, dove in fondo non tutto va così male, e che quindi non abbiamo diritto di lamentarci.

Quarta Fase : Cavalca l'onda.

Questa è la più importante quella dei servizi sugli animali e la cucina alternativa, vegana magari, perché cavalcare l'onda è importante, crea consenso. Per carità non ho nulla ne contro gli animali ne contro i vegani.
Ma credo che un TG in prima serata dovrebbe curarsi di politica internazionale, avvenimenti a livello mondiale, scoperte scientifiche e soprattutto INCHIESTA SOCIALE e non degli psicologi per cani o di quanto sono buoni (bontà loro) gli hamburger di semi di papavero.


sabato 19 settembre 2015

Tra sacro e profano. Dubitiamo del Papa o di Renzi?

Che questo Pontefice fosse innovativo lo avevamo capito in molti, certo non da aspettarci chissà quale sconvolgimento di dottrina, ma che si arrivasse al punto di chiedersi se sia cattolico, insomma mi ha lasciato interdetto.

La mia considerazione non vuole essere un ragionamento da un punto di vista etico o di fede, lascio queste cose a chi ha voce e preparazione in capitolo. Ma una riflessione del tutto personale che nasce dalla domanda posta dalla famosa testata americana Newsweek .

Il Papa è cattolico?
Certo agli occhi di molti potrà sembrare una mancanza di rispetto, ma la domanda che si pone il periodico nasce da un'analisi del consenso che sta riscuotendo Papa Francesco presso gli americani . A quanto pare, tale consenso è in fase calante, a detta di molti a causa di alcune dichiarazioni del Santo Padre, bollate come possibili aperture verso una rilettura dei dogmi. Vedi ad esempio la risposta sui matrimoni gay fornita dal Pontefice, ovvero "chi sono io per giudicare".

Per molti conservatori questo dichiarazioni devono essere interpretate come un volersi allontanare da quelli che sono i dettami della dottrina, Ed essendo gli USA uno dei primi paesi per offerte verso la Santa Sede magari potrebbe essere un problema.

Preciso, a me piace molto, e parlo da un punto di vista umano. Se ripenso al tedesco che lo ha preceduto non posso certo dire che riuscisse a trasmettermi lo stesso feeling. D'altra parte a livello di empatia e sorriso un sudamericano non può far altro che battere un tedesco,che dite?

Per tornare invece dentro il nostro orticello, il fatto che abbia dichiarato che se un convento fa business come un albergo, praticamente tutti quelli che offrono ospitalità a pagamento, è giusto che paghi le tasse, insomma lo pone quantomeno simpatico.

Senza voler addentrarmi su discorsi che hanno a che fare con la fede, che ritengo argomento personale, se potessi rispondere ad uno di quegli americani dubbiosi, risponderei a gran voce si. Papa Francesco è cattolico. Perché secondo me sta cercando, con tutti i limiti che il ruolo gli impone, di dare un immagine più semplice del ruolo a partire proprio da se stesso. Basta ermellini, oro, scarpe di lusso. Una cosa che mi ha sempre dato un enorme fastidio e mi piacerebbe se riuscisse ad imporre lo stesso stile anche alle alte gerarchie ecclesiastiche, in molti casi grassi burocrati che con il messaggio evangelico hanno poco da spartire.

Ma se gli americani si pongono questa domanda, noi italiani in quanto a curiosità non siamo da meno. Ovvero, ammettiamolo molti di noi si sono fatta la domanda se Renzi fosse di sinistra, Credetemi anche qui non avrei alcun dubbio.

Per gli indecisi, il web ci corre in aiuto, è di qualche settimana fa una vignetta di Staino apparsa sul Venerdì di Repubblica, che recita “ Si può stare con il Papa pur essendo atei ? Risposta. Certo più facile che stare con Renzi pur essendo di sinistra.


giovedì 17 settembre 2015

L'arrogante bontà del guidatore medio. Sociologia al volante parte II°.

Avevo già trattato tempo fa delle cattive abitudini di alcuni di noi al volante (troppi per la verità).

Il post "Sociologia al volante" (sotto troverete il link se vi andasse di leggerlo) descriveva le mie personali riflessioni su come a volte, la strada venga vissuta come una proprietà personale.

Oggi cercherò di descrivere come mai nonostante alla guida si sia un popolo di egoisti ed arroganti, ogni tanto veniamo presi da una profonda bontà e senso di fratellanza verso la categoria del fellow automobilista, per dirla all'anglosassone, comportandosi in maniera da lasciar basito anche l'animo più gentile e responsabile.

Perché arroganti o egoisti?

Avete mai provato a far notare a qualcuno che sta parcheggiando nel posto riservato ai diversamente abili? Se tutto va bene vi beccate una ridda di insulti, invitandovi ad occuparvi di problemi strettamente di vostra competenza.

Vi è mai capitato di provare a ragionare con chi al centro commerciale sta girando alla ricerca del parcheggio in contro mano? Anziano o giovane può capitare che il risultato sia sempre lo stesso, venire invitati ad andare a visitare luoghi dove dicono non batta mai il sole.

E se poi il parcheggio viene individuato da due automobilisti che stanno girando in tondo come squali sulla preda da 20 minuti? L'atmosfera si trasforma immediatamente in qualcosa di simile al duello di mezzogiorno di fuoco. Occhi piantati fissi su quelli dell'altro pretendente, piede sull'acceleratore sgasando nervosamente, come a dire muoviti e ti rifaccio il paraurti. E mentre la tensione cresce, l'anziana che sta svuotando il suo carrello su di una Panda del 1987, sembra percepire l'elettricità e continua il trasferimento dei generi alimentari dal carrello all'auto, alla velocità di una lumaca con problemi di deambulazione.

Ma non ti fai intimidire, nonostante tu sia seduto dentro un'utilitaria, mentre l'altro aspirante al parcheggio conduca un mostro di tre metri d'altezza dal nome asiatico impronunciabile stile Madzinger.

O vogliamo mettere quando sei in fila al semaforo e vedete il poveretto che sta provando ad immettersi nel vostro senso di marcia da chissà quanto tempo? Ma a te non importa, non puoi fermarti 2 metri prima, non puoi arretrare neanche di un centimetro e così arrivi fino al culo di chi ti sta di fronte impedendo di fatto l'immissione di chi attende da ore.

Di esempi negativi ne potrei aggiungere diversi, fatelo pure voi nei commenti se volete, ma nonostante tutta questa acredine che regna sovrana per le strade, questa difesa dello spazio di carreggiata o parcheggio che sia, noi siamo capaci anche di gesti inaspettati e buoni.

Hai appena finito di litigare per una precedenza, hai appena insultato il tipo che ti stringeva a sinistra, hai urlato contro il motorino che con slalom degno di Alberto Tomba sta facendo il pelo a tutte le auto in un raggio di 500 metri. Hai il livello biliare al massimo, la gastrite ti attanaglia lo stomaco, vorresti che un tornado arrivasse e risucchiasse tutti gli altri automobilisti, pedoni o motociclisti che ti intralciano la via.

Ma in mezzo a questa battaglia per la sopravvivenza stradale, una macchia azzurra cattura la tua attenzione. E' li davanti, ferma sulla carreggiata opposta al tuo senso di marcia, quindi capisci che a te non potrà far nulla. Ti avvicini e sai che la macchia azzurra è una pattuglia della stradale con in mano uno strumento diabolico, l'autovelox.

E allora dimentichi tutto, la bile sparisce, e ti trasformi in un attimo come per miracolo, e da vendicatore della notte, ti evolvi nella versione 2.0 di Madre Teresa, e cominci a lampeggiare.
Si provi un senso di comunanza, vicinanza, tenerezza e compassione per coloro che procedono in senso contrario. Improvvisamente ti senti buono, amorevole e non ti basta più solo sfanalare, fai ampi gesti di rallentare con la mano, ripensi a quello con cui hai litigato per il parcheggio ed una lacrima fa capolino, bagnando il senso di colpa. Vedi tutti quelli si accorgono del tuo segnale rallentare e farti un cenno d'intesa e ringraziamento. Ti senti felice e magnanimo, e ti senti puro come un bimbo, perché anche per oggi hai fatto la tua buona azione.

- Sociologia al volante parte I

A chi ancora sfuggisse il senso delle mie parole, sia di questo che del precedente post, una lettura che può essere d'aiuto : Codice della strada.

domenica 13 settembre 2015

Svizzera. La crisi economica arriva anche nel paese delle banche.

Nel numero in edicola di Panorama di questa settimana vi è un articolo interessante sulla difficile situazione economica, udite udite, della Svizzera.
Non sto scherzando, sembra che anche per la ricca patria di orologi e banche sia giunta l'ora di tirar la cinghia.

L'autore dell'articolo pone i riflettori sulle ragioni di tale contrazione economica ed individua tra le varie cause le nuove norme che regolano il segreto bancario.

E così sembra che tali restrizioni abbiano fatto si che i vari paperoni provenienti da Est Europa e Paesi Arabi, accompagnati da harem e corti di ruffiani abbiano smesso di frequentare l'esclusiva e fin troppo accondiscendente Svizzera per altri paradisi fiscali.

Povera Svizzera sempre pronta a rimanere neutrale a meno che non vi fossero triliardi di milioni da nascondere, e poveri svizzeri che adesso sono minacciati da sintomi sconosciuti come quelli di dover fare i conti a fine mese.

L'articolo descrive come nel settore finanziario siano in atto licenziamenti di massa  in quanto gli unici clienti che si presentano agli sportelli bancari non son più i super ricchi ma cittadini che come noi vanno in banca per pagare le bollette e non per nascondere diamanti e capitali trafugati.

Magari per molti di noi, comuni mortali, si tratta di una piccola rivincita di tutte quelle volte che in Svizzera abbiamo avuto l'impressione di essere dei profughi al confronto della loro opulenza. Come dimenticare quella volta che ci siamo trovati davanti le vetrine di una qualsiasi cittadina elvetica e rendersi conto che l'oggetto ammirato vale quanto casa tua....o meglio quanto il mutuo di casa tua.

Cinismo a parte, è l'ennesima riprova che se tutto gira solo intorno ad una finanza malsana che non produce reddito ma solo speculazione, basta che il flusso si sposti verso altri lidi, che il castello di carta crolla, con conseguenze che noi europei conosciamo bene e che stiamo ancora pagando.

fonte Panorama.



sabato 12 settembre 2015

Notizie Facebook e news feed principale.

Implemento un mio vecchio post, perché ho scoperto (magari è li da secoli) che facebook ha finalmente previsto una funzione che ci permette di selezionare le amicizie delle quali vogliamo avere gli aggiornamenti sempre in primo piano.
Nella parte destra alla voce " Preferenze della sezione notizie" è possibile selezionare i contatti che desideriamo siano messi sempre in primo piano nel feed notizie. Evitando così di perdere gli aggiornamenti delle persone che più ci interessano. Per l'amor del cielo non mi elevo a guru di internet come tanti smanettoni e professionisti sul web, ma l'esigenza nasce proprio da quanto scrissi a suo tempo sui misteri degli algoritmi di FB e la tipologia di notizie che mi venivano proposte costantemente sulla mia home.
Nello specifico quello che notavo era che i programmatori di Facebook dovevano aver trovato un algoritmo particolare dedicato esclusivamente al mio profilo.
Ovvero avevano capito esattamente tutto quello che non mi interessava, e così come per mistero in prima pagina tra le notizie "principali" come per farmi un dispetto, riuscivano a piazzare sempre le medesime cose.
Così se come me siete stanchi delle solite news suggerisco, di seguire oltre al mio consiglio sopra descritto di correre ai ripari. Ad esempio organizzando una serie di pagine dove si possano filtrare i contenuti interessanti per voi, per poterli visualizzarle direttamente senza doversi districare tra le notizie principali (per loro), ed evitare così il continuo dover leggere in bacheca i seguenti aggiornamenti:

- Leggete e diffondete prima che venga censurato
- Incredibile la notizia che tutti i TG non raccontano
- Da guardare assolutamente video Imperdibile
- Immagine di gattino dentro vaso
- Aforisma poetico....almeno credono "L'amore ti ama se tu ami l'amore (immagine con cielo blu, nuvole, e gabbiani)
- Gioca a trizzi e lazzi
- Non ci posso credere !!!! Guarda cosa combina questa ragazza...
- Immagine di cane con faccia dolce e fiocco in testa
- Primo piano di Tagliatella (beh qui con gli occhi godo....)
- Immagine di gattino dentro al letto
- Frase del giorno "Non lasciarti scappare l'amore ma scappa verso di lui" (immagine con cielo al tramonto, nuvole e gabbiani)
- Gioca a fuzzi e rozzi
- Massima diffusione
- Immagine con primo piano di grigliata di carne (qui li invidio)
- Foto triste con minaccia che se non lo condividi allora sei una merda perché non ti piace .
- Immagine di gattino dentro giaccone
- Frase del pomeriggio, altra perla di saggezza "Se ti ha fatto piangere, piangi con lui (Immagine di un cielo di notte, LUNA PIENA, e naturalmente nuvole e gabbiani)
- Gioca a frazzi e mazzi
- Urgente cane abbandonato a Borgo Carrasau provincia di Olbia per adottarlo tel etc...etc.. (comodo d'avvero)
- Immagine di gattino dentro cappello
- Fai il test e scopri che gelato sei
- Immagine con primo piano di piatto di Tortellacci ai funghi porcini.
- Fai il test e scopri che mutanda sei
- Fai il test e scopri che ora del giorno sei
- Immagine di gattino dentro bottiglia
- Cane da adottare a San Michele dell'Aspromonte, telefonare (devono essere quelli di prima che non hanno capito che vivo a 1.200km)
- Immagine di gattino dentro cesto
- Fai il test e scopri che dito sei.


Naturalmente come immagine del post metto un gatto !! In quanto li adoro.



martedì 8 settembre 2015

Il marketing e le ricerche di mercato. Siamo veramente così sporchi?

Ma vi si siete mai chiesto che idea devono avere di noi i creativi e i direttori marketing delle agenzie pubblicitarie? I guru della Nielsen ad esempio, chi hanno nel loro panel di esempi campione da far assurgere a specchio della nostra società?
Ovvero quando si siedono a tavolino, immersi nei loro brain storming per tirare fuori  concetti e pubblicità che dovrebbero invogliarci a comprare il prodotto, a che diavolo di statistiche si ispirano che report leggono o a chi hanno commissionato le loro ricerche di mercato?
E soprattutto che tipo di campione hanno analizzato per arrivare a pensare quello che poi ci propongono nei loro spot?
Nel caso specifico mi riferisco soprattutto alle pubblicità dei detergenti e detersivi per la pulizia della casa. A giudicare dagli spot e dai filmati in essi contenuti, secondo le loro ricerche di mercato noi italiani siamo un popolo di zozzoni, luridi e sporcaccioni impenitenti.
Proviamo ad analizzare da un punto di vista di "sociologico" alcune tipologie di prodotti per l'igiene e la pulizia e la visione che hanno di noi i campioni del brand management.

Prodotti per la cucina:
Se ci fermiamo a valutare le cucine presenti nei loro spot, creati con chissà che tempeste di neuroni, per promuovere i loro supersgrassatori, ne viene fuori una situazione sanitaria drammatica, ai livelli della crisi Ebola di qualche tempo fa. Strati di unto di 4 cm che sono capaci di far sentire la puzza fin fuori lo schermo. Accumuli di cibo intorno ai fornelli da far impallidire il più impenitente degli scapoloni. Praticamente l'ultima volta che una massaia ha passato la mano per pulire quel piano cottura, lo faceva ascoltando un comizio di De Gasperi alla radio.

Prodotti raccogli polvere: 
Lasciando perdere la parte relativa alla quantità di allergeni che scorazza per casa (mi gratto al solo pensiero essendo allergico agli acari), troviamo nell'ordine insetti, ragni, capelli, peli di origine sconosciuta e porcate varie che bivaccano nei soggiorni di queste famiglie tipo. La polvere accumulata è la stessa di quella di una normale catacomba cristiana che ancora deve essere scoperta.
La dimensione dei gatti (ovvero quei rotoli di polvere maledetti che si annidano sotto il letto) è la stessa dei rotoli di cespugli texani che si vedono nei film western alle 3 del mattino sui canali del digitale . E la cosa più tragica è che rotolano per la casa allegramente mentre la famiglia di zozzoni guarda sgranocchia cibo felice davanti la TV.

Prodotti per la pulizia del bagno.
Vi giuro, ogni mattina prima di sedermi a riflettere... procedo ad un'ispezione attenta armato di pistola piena di tranquillante per uso veterinario. Hai visto mai che proprio mentre sono al culmine della concentrazione esca fuori uno di quei mostri dentati che vivono a milioni proprio dentro il nostro WC? Perché a quanto pare, sempre secondo i loro canoni da famiglia tipo, il nostro water è pieno di croste e crostoni ricolmi di una fauna degna del Jurassik Park di Spielberg.

Ma il massimo della perversione lo hanno alla voce target donne, in particolare quelle catalogate delle agenzia pubblicitarie come consumer tra 15 e 35 anni. Anche loro, apparentemente, non hanno un rapporto piacevole con acqua e sapone, risultato ci ritroviamo una pletora di adoscelenti che soffrono di continui e fastidiosi pruriti vaginali che tornano utili come scusa con le amiche se devono giustificare un ritardo all'appuntamento. 

Lasciamo perdere poi il tripudio di assurdità se si tratta di tamponi o assorbenti, anche per rispetto di chi magari mi sta leggendo proprio prima di mangiare, mi viene quindi da dire, ma siamo veramente un popolo di zozzoni impenitenti?

Evidentemente per i creativi pubblicitari si.

sabato 5 settembre 2015

Rapporto sui consumi COOP, finalmente gli italiani primi in qualcosa.

Avevo visto la notizia su qualche quotidiano e così mi sono preso la briga ficcare il naso e di leggermi il rapporto presentato a Milano ad inizio settembre (in fondo il link che rimanda alla fonte). Si tratta di una analisi sulle tendenze di consumo degli italiani, insomma, per come la vedo io, spulciano le abitudini di noi poveri italiani medi per fornire indicazioni ai guru del marketing e della pubblicità per tirarne fuori pubblicità martellanti e odiose tipo chi pulisce più di chanteclair.

Ironia a parte, i dati trattati sono tutti di particolare interesse e finalmente ne viene fuori che per una volta gli italiani sono primi in Europa. Evviva evviva, basta parlar male del nostro paese, sempre in fondo nelle classifiche riferite a corruzione e libertà di stampa ad esempio. Il rapporto parla chiaro, possiamo essere orgogliosi, finalmente siamo primi in qualcosa.

Voi vi chiederete sicuramente saremo primi in spese per la cultura, essendo il nostro un paese dal patrimonio artistico e culturale incommensurabile. Vuoi mettere noi discendenti di Dante a confronto con i figli di Attila o i parenti degli Unni. Fuoco dico io.

Allora saremo primi nella tutela del patrimonio naturale, proteggiamo le nostre montagne, le nostre spiagge da inquinamento e abusivismo sosterrete. Fuoco confermo io.

Dai allora saremo primi nell'utilizzo dell'E-commerce e dei pagamenti a mezzo carte o sistemi elettronici. E no fuochino, nonostante l'utilizzo stia crescendo, ed è un dato confortante, e siamo quasi tutti dotati di smartphone di ultima generazione (alcuni sono già in fila per la prossima release del melafonino in uscita prossimamente) preferiamo ancora girare ancora con i rotoli di contanti in tasca, perché non ci fidiamo.

Senza tirarla per le lunghe, insieme alle ore di connessione internet (non illudetevi non penso siano a fini scientifici o di ricerca) siamo primi per numero di palestre! Che onore.

Guardo la mia pancetta e mi rendo conto che deve essermi sfuggito questo proliferare di palestre che vale il primato europeo.

Capito che orgoglio? In teoria possiamo vantare il maggior numero di pettorali scolpiti,culi marmorei e cosce sode che neanche in Grecia al tempo delle Olimpiadi antiche.  Di contro restiamo tristemente agli ultimi posti per lettura di libri e quotidiani. Sudiamo, facciamo Zumba o solleviamo pesi ma non leggiamo un libro neanche se minacciano di oscurarci la Champions League o di farci passare tutti i sabati pomeriggi al centro commerciale a comprare articoli per la casa.

Un dato però mi fa sperare, siamo tra i più impegnati a livello di sociale. Ovvero siamo tra coloro che dedicano più di altri il tempo libero a fare volontariato. E questo è sicuramente positivo, peccato che il dato sia nella stessa slides dove si evince che siamo il paese con il più alto tasso di evasione al mondo. Ancora un primato negativo, questa volta a conferma che siamo un paese che sa benissimo come farsi del male da solo.

Fonte rapportocoop.it






giovedì 3 settembre 2015

Un kamikaze senza il suo Banzai.

La foto di quel bambino adagiato sulla spiaggia di Bodrum in Turchia è un urlo violento.

E' un grido atroce pur nell'assoluto silenzio di una immagine.

Quella foto ci sta urlando che non importa quanto filo spinato intendiamo mettere, quante parole sprechiamo in inutili dichiarazioni, quanto alto vorremo innalzare il muro alla frontiera. Quella foto ci sta gridando con tutto l'orrore possibile che loro sono nuovi kamikaze, ovvero sono pronti a rischiare la vita pur di provare a raggiungere il loro scopo, ovvero migliorarla.

Sono kamikaze consapevoli che il viaggio che intraprendono è inumano, rischioso e dall'esito incerto. Nonostante tutto il desiderio di scappare da una vita senza alcun futuro li porta coscientemente a mettere a repentaglio la propria vita e quella dei propri figli per potere compiere la loro missione,inseguire una possibilità.
E come oramai quotidianamente leggiamo o vediamo, molti muoiono, uomini, donne, bambini.
Muoiono senza uccidere nessuno e senza neanche gridare Banzai.

Noi in qualità di occidentali possiamo tranquillamente smettere di pensare al come fermare questa ondata umana, in quanto il punto, oramai,  non è come arrestare questa marea umana, bensì come gestirla.

Sul web, in TV si sente di tutto, aiutiamoli a casa loro ad esempio. Per amor del cielo, lo abbiamo fatto, abbiamo provveduto scientificamente a destabilizzare un'intera area geografica destituendo tiranni per esportare la nostra democrazia. Il risultato è davanti agli occhi di tutti.

Andiamo in Libia e creiamo dei campi sul posto, altra soluzione proposta. Troppo tardi, oramai i flussi arrivano da più direttrici, via terra, via mare ogni corridoio che porta in Europa è un'autostrada a senso unico verso il nostro modo di vivere.

E l'Europa? Dorme, parla di trattati, quote, divieti di accesso, come se tutto questa burocrazia possa in qualche modo risolvere qualcosa.

Paesi che per secoli hanno sfruttato ogni singolo granello di terra sulla quale hanno messo piede (vedi un mio precedente post) adesso fanno la voce grossa e minacciano di chiudere le porte. Proprio loro che ovunque sono andati fino a cento anni fa hanno sfondato porte e territori a cannonate. Oggi lo fanno con multinazionali o con il petrolio, ma si sa in giacca e cravatta ci si sporca di meno.

Ed in mezzo alle analisi di capi di stato, ministri, opinionisti che straparlano pensando a come fermare il tutto, la soluzione ci viene proposta con estrema semplicità proprio da coloro che fuggono e vengono da noi.

E non si tratta di un professore, un accademico sfuggito dagli orrori di una guerra o di una dittatura, ma a chiudere il cerchio di questo pensiero, ancora una volta si tratta di un bambino.

Un bambino che con un espressione saggia, che molti politici sognano, ci vomita in faccia a noi che ci consideriamo "Mondo Civile" l'unica e possibile verità.

Just stop the war in Sira and we don't want to go to Europe, just stop the war in Siria, just that. 
(il link riporta all'articolo dove è contenuto il video)

Naturalmente questo messaggio nella sua semplicità è talmente universale che vale per l'Afghanistan, la Nigeria e tutti quei posti dove noi continuiamo a vendere armi ed estrarre petrolio per garantirci un benessere che non possiamo più permetterci.









martedì 1 settembre 2015

Il pensionato e la dimensione di un'attesa

Lo so, tanto prima o poi tutti finiremo comunque a fare così.


Al momento ci possiamo spazientire  ma è evidente che ci comporteremo allo stesso modo domani, altrimenti non si spiegherebbe il numero costante di  pensionati che ti ritrovi davanti ogni qual volta hai bisogno di un servizio.


Passiamo la nostra vita a dire, appena andrò in pensione, non vedo l’ora di andare in pensione per dormire fino a tardi, per fare quello che mi pare, per non avere orari, eppure non appena hai raggiunto l’agognato traguardo evidentemente ti dimentichi dei buoni propositi che hai avuto per oltre venti anni.


Per avere le prove di quanto sostengo, basta andare dal medico la mattina presto prima di recarsi al lavoro e sarà possibile rendersi conto che l’età avanzata, come madre natura insegna, non solo non ti farà dormire come vorresti, ma ti porterà a compiere azioni che mai ti saresti sognato di fare.


E’ ineluttabile, saremo presi tutti, indistintamente, da questa frenesia dell’esser primo nelle file.


Primo dal medico, primo dal fornaio, primo alle poste e così via dicendo.


Oggi, invece, che la tua vita è scandita da orari, tabelle, timbri e appuntamenti,  non ti capaciti di come sia possibile, non importa a che ora ti presenti, trovarsi sempre la fila di nonnini davanti a te che bivacca serenamente in attesa.


Medico, arrivi alle 08.00. Orario di inizio visite ore 08.30 e già vi sono 8/10 over 60 che conversano allegramente di prostate, ragadi, pressione alta e nipotini. E se provate a chiedere (cosa che ho fatto)  ma scusi da che ora è qui, non avrebbero alcun timore di confessare che son li dalle 06.30 ma che così son primi e non aspettano!


Altro esempio, mi capita spesso di passare davanti la farmacia del paese al solito orario meschino delle 08.05 minuto più minuto meno per recarmi alle mie fatiche quotidiane e vi posso garantire che sia che splenda il sole, che piova o che tiri buriana, ci sono quasi sempre 2/3 nonnini/e che attendono stoicamente l’apertura delle saracinesche.