martedì 17 marzo 2015

Articolo 1 della Costituzione

Art. 1 L'italia è una Repubblica fondata sulla corruzione. La sovranità apparteneva al popolo, che la esercitava nelle forme e nei limiti della Costituzione, ovvero sino a quando hanno deciso di svenderci.

La perdita di sovranità è in atto dal da quando abbiamo visto succedersi una serie di burattini che paventando lo spettro dello Spread, termine che sino ad allora nessuno considerava, hanno deciso che era giunta l'ora dei sacrifici per gli Italiani.

Si comincia con il mago delle tasse e di una riforma delle pensioni che ci costringerà a lavorare (se non si verrà licenziati prima) sino a quando avremo fiato, il Professor Monti, sparito poi dalle pubbliche ribalte, per tornare forse a fare l'economista di quei poteri che hanno portato l'Europa in mano alle banche.

Successivamente, ci hanno fatto credere che noi, popolo bue, potevamo ancora esprimere il nostro pensiero, e ci hanno illusi con il governo Letta, ovvero quello dello stai sereno. Ma evidentemente non era abbastanza, bisognava avere un Presidente del Consiglio, che nessuno avesse votato, se non una sparuta ciurma di nostri connazionali fiorentini, nonostante il "mai senza passare dalle elezioni".

Adesso dopo aver concentrato nelle sue mani un discreto potere, senza che nessuno glielo abbia dato, sia ben chiaro, ci ritroviamo come sempre, con il culo per terra.

Ma in fondo, ci hanno intossicato con dichiarazioni di ristoranti pieni, luci in fondo al tunnel, e per ultimo l'ottimismo (e fastidio aggiungo io), quindi cosa vogliamo aspettarci da questo paese gestito da gente come Incalza e funzionari strapagati che se ne fottono di tutti?

Si succedono Governi, Ministri, Politici ma questo paese resta marcio. Marcio nel suo profondo, in ogni stanza in ogni suo ufficio dove regna un malaffare diffuso, il fotti fotti generale, dove unico obiettivo non è quello di mettersi al servizio dello stato, bensì come fare a fregare, incassare, colludere, favorire il parente incapace di turno,tutto con il benestare di questa classe politica incapace, anzi ben consapevole.

Si da tanto risalto agli ultimi arresti inerenti al nuovo scandalo, al ripetitivo malcostume della corruzione. Come se fosse una novità, come se la stampa si accorgesse per la prima volta, che in questo paese regna sovrano non il popolo, come voleva chi scrisse la Costituzione, ma la mazzetta.

Non v'è lavoro, appalto, che non sia manovrato, oliato, unto, a totale disprezzo del cittadino. E parlano di candidare per Olimpiadi, Manifestazioni Mondiali, e li vedo dentro quelle stanze, a sfregarsi le mani a ridere grassi e potenti pensando a quanto potranno ingozzarsi. Lo fanno sui morti, vedi l'Aquila, lo fanno sulle disgrazie, vedi Roma, lo fanno su tutto e tutti. 

E cosa fa la Politica, lascia galleggiare da oltre 700 giorni la proposta di legge contro la Corruzione, chiaro chi si darebbe da solo un calcio nei maroni ? Poi si offendono se qualcuno osa dire che viviamo in uno stato che carezza i corrotti....

Invece di scovare questi banditi e punirli come meritano, pensano a distruggere diritti acquisiti da anni di lotte sindacali, colpendo come sempre la povera gente, e stringere alleanze con chi hanno cercato di battere politicamente senza mai riuscirci negli ultimi 20 anni.

L'Italia è una repubblica fondata sulla corruzione. La sovranità apparteneva al popolo......








venerdì 13 marzo 2015

Proclami e sicurezza

Si certo, se non avessi visto i post di alcuni esponenti politici, mi sarei preoccupato. 
Ma naturalmente erano già tutti la "a'nzupparci u pani" come si dice nella mia meravigliosa terra natia. Subito a cavalcare l'onda della notizia, in termini più ortodossi, specularci sopra  per trarre vantaggio dalla disgrazia. Spremerla, usarla, gridando indignazione. E per l'appunto erano già tutti on line a cominciare dal felpato onnipresente Salvini. 

Mi riferisco al caso del povero ragazzo ucciso a Terni da un folle, ubriaco, e naturalmente già conosciuto dalle forze dell'ordine...bla...bla....bla...

Ecco però adesso io penso, rifletto, e vi chiedo, quante volte vi ha fatto incazzare sentendo una notizia di cronaca,la maledetta frase "già noto alle forze dell'ordine" ?

Questo per arrivare alla successiva considerazione, quella che prende spunto dal proclama fatto ieri dal Ministro Alfano, ovvero, raddoppiate le pene per i reati di furto nelle abitazioni.


Giusto, corretto, in termini di principio, ma poi in pratica come fare se mancano le risorse per far si che chi si dovrebbe occupare di garantirci la sicurezza, non ha gli strumenti o la capacità per far si che ciò avvenga, in quanto risorse e danari vengono quotidianamente sputtanati da una classe politica arroccata semplicemente nel difendere la poltrona e i privilegi ?

Senza voler fare populismo, termine usato da quella classe politica che si nasconde dietro un linguaggio tanto forbito, quanto vuoto di contenuti, ma pieno di retorica inutile, camicie bianche e volte buone, prendo spunto da quanto avviene nel comune dove vivo. Una serie di furti, per lo più notturni, che ci fanno capire quanto ormai si sia al paradosso.

Il Sindaco del mio comune, in seguito al ripetersi di tali eventi, in una lettera aperta, invita la cittadinanza a collaborare, a farsi parte attiva del controllo segnalando quanto più possibile. Il senso civico lo impone, quindi in linea di massima sono d'accordo.

Peccato che mi chieda se è il caso di chiedere ai miei concittadini,dopo averci fatto diventare operatori ecologici, di autoproclamarci anche metronotte.

Anche perché, di fronte alla totale sfrontatezza di questi criminali, forti di una quasi totale impunità, cosa dovrebbe fare il cittadino sapendo che grazie alla politica scellerata di questo paese, se chiamo di notte il 112, i carabinieri arrivano se tutto va bene dopo svariati minuti in quanto la caserma che hai di presidio nel tuo comune non è operativa? Rischiare di prendersi una denuncia per "eccesso di difesa"?

Quindi, se da un lato, l'inasprirsi delle pene è da considerarsi un giusto e possibile deterrente, se non facciamo in modo di dare strumenti a chi deve garantire il rispetto di tale norme, continueremo a vedere proclami su internet, vuoti di ogni possibile attuazione.